LA CHIAVE PER CAPIRE E RICORDARE
Scopri una tecnica semplice per comprendere davvero ciò che studi, rendendo l'apprendimento efficace, divertente e memorabile!
Luna Panato
TI CAPITA DI NON CAPIRE QUELLO CHE STAI STUDIANDO?
C’è un momento, durante la lettura o l’ascolto, in cui sembra che tutto stia andando al posto giusto. Le parole scorrono, i concetti appaiono ordinati, la mente li accoglie con una certa familiarità, e si ha la netta sensazione di aver capito. È una percezione sottile, quasi seducente. Rassicura, dà l’idea di aver afferrato davvero il senso di ciò che si sta studiando, eppure, quella sensazione può essere ingannevole. È un’illusione a cui ci si affeziona facilmente, ma che spesso si sbriciola nel momento in cui si prova a restituire ciò che si è appreso, trasformandolo in parole proprie, rendendolo comprensibile per qualcun altro. In quel passaggio, la verità emerge con chiarezza. Ci si accorge che ciò che sembrava chiaro non è affatto radicato. Alcune parti sfuggono, altre si confondono, altre ancora sembrano vuote. È proprio lì che si misura la qualità della comprensione: non nel silenzio dell’assimilazione, ma nella voce che prova a spiegare.
Richard Feynman, celebre fisico teorico e vincitore del premio Nobel, ha dedicato molta della sua carriera non solo alla ricerca scientifica, ma anche all’insegnamento. Era un comunicatore straordinario, capace di rendere comprensibili anche i concetti più complessi. Ma la sua vera forza non era solo nella chiarezza, ma anche nella profondità con cui sapeva scomporre ciò che aveva compreso, fino a renderlo accessibile a chiunque. Feynman sosteneva che gran parte delle persone non impara attraverso la comprensione autentica, ma attraverso la memoria, costruendo così un sapere fragile, incapace di reggere sotto pressione o di adattarsi ai contesti reali. Il suo approccio ha ispirato una tecnica che oggi viene utilizzata in tutto il mondo per allenare la mente a comprendere davvero.
Dopo aver superato questa prima fase, immagina di spiegare lo stesso contenuto a qualcuno che ha un po’ più di esperienza. Qualcuno che può comprendere esempi più articolati, un linguaggio più ricco, un livello di dettaglio maggiore. In questa fase puoi permetterti qualche sfumatura in più, ma senza mai perdere la chiarezza. È una palestra per la tua mente: ti aiuta a gestire la complessità senza cadere nella confusione.
Infine, visualizza il dialogo con un esperto ovvero con qualcuno che conosce bene l’argomento, qualcuno con cui puoi osare un linguaggio tecnico, preciso, specialistico. Questa terza fase ti permette di spingere la tua comprensione ai limiti. Se riesci a muoverti anche qui, senza esitazioni, allora hai fatto tuo l’argomento in ogni sua forma. Non stai più solo ricordando: stai dominando il contenuto.
In tutto questo, c’è un elemento che rende la tecnica ancora più efficace: imparare a porsi domande. Non domande qualsiasi, ma quelle che stimolano la riflessione profonda. Chiederti perché una cosa funziona in un certo modo, che connessioni ha con ciò che già conosci, cosa accadrebbe se un elemento fosse diverso, ti costringe a entrare dentro al funzionamento reale di ciò che stai studiando. E ti avvicina a quello stato mentale in cui l’apprendimento diventa naturale, dinamico, duraturo.
Più il processo diventa attivo, più lo senti tuo. Non si tratta più di accumulare dati, ma di esplorare, di ragionare e di trasformare ciò che impari in qualcosa che puoi usare, spiegare, condividere e modellare a seconda delle situazioni. (Ed è proprio questo che distingue chi sa davvero da chi si limita a ricordare) ora ti lascio con una breve citazione di Richard Feynmann:
✨"Chissà come funziona la mente della gente: non impara attraverso la comprensione ma in qualche altro modo, magari a memoria, per cui il loro sapere è fragilissimo."
Se questo spunto ti ha aperto un nuovo modo di vedere di prendere appunti, condividilo con i tuoi amici o colleghi.


LA TECNICA:
Questa è una tecnica semplice, quasi elementare, ma di una potenza straordinaria: leggere per spiegare, non per ripetere. Il principio è chiaro: se riesci a spiegare con parole tue un concetto, allora significa che lo hai interiorizzato. Se riesci a farlo in diversi contesti, con linguaggi differenti, allora quel sapere è diventato parte di te.
Il metodo funziona così: dopo aver letto un testo o affrontato un nuovo argomento, prova a raccontarlo ad alta voce come se stessi parlando a un bambino molto piccolo. L’esercizio non è tanto nel semplificare, quanto nell’essere onesto con te stesso, infatti non si tratta di “fare finta”, ma di mettere alla prova la tua chiarezza. Ti accorgerai presto se stai usando parole vuote o frasi che non sai davvero spiegare. Se hai capito, ti verrà facile spiegare, se invece inciampi, quel momento ti restituirà una verità preziosa: hai ancora un passaggio da integrare.
Autore dell'articolo: Luna Panato.
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